NESSUN RISARCIMENTO ALLA BAMBINA NATA DOWN- “Non esiste un diritto a non nascere se non sani”: questo è quanto stabilito la Corte di Cassazione riguardo a un ricorso aperto da una coppia di Lucca, che avevano chiesto un risarcimento per la loro piccolina nata con la sindrome di Down, in quanto non le era stata diagnosticata durante la gravidanza.
La mamma della bambina infatti avrebbe dichiarato che se avrebbe saputo che la figlia che portava in grembo era malata avrebbe deciso di abortire e non avrebbe quindi proseguito la gravidanza.
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SINDROME DI DOWN- La sentenza che per i genitori sembra una sconfitta , specifica che non si devono considerare le persone come semplici oggetti e quindi di minor valore se danneggiati, chiamando anche in causa seppur in forma indiretta lo Stato per garantire una maggiore assistenza e supporto alle famiglie con figli disabili. Sicuramente un tema delicato sul quale poter discutere molto, ma in questo caso per la donna è stato disposto un ulteriore approfondimento, al fine di chiarire se vi sia un danno psicologico nell’aver dovuto affrontare una tale realtà solo al momento del parto e non essere stati liberi di decidere in maniera autonoma sul loro figlio.